lunedì 23 agosto 2010

ROY PACI LIVE A TRIESTE 14.08.10: LA RECENSIONE DI RICKY RUSSO





Sabato per “Serestate”, Roy Paci e gli Aretuska hanno portato una ventata di allegria in Piazza dell’Unità, ben gremita da un pubblico eterogeneo (che andava dalle famiglie, sedute composte, agli amanti della musica in levare, scatenati nelle prime file).
Dopo il concerto degli inglesi Morcheeba di venerdì, ancora un’esibizione fortunata, dal punto di vista della risposta “attiva” degli spettatori e della sfida vinta contro il maltempo, che fino all’ultimo ha minacciato il regolare svolgimento degli eventi.
Il trombettista e cantante siciliano Roy Paci, con la sua fedele e numerosa banda degli Aretuska, ha proposto uno spettacolo divertente, spensierato, dove i suoni e le suggestioni si sono mescolati in maniera naturale.
Un viaggio intorno al mondo, al ritmo di ska, rocksteady, reggae, funk, soul, rock, melodia mediterranea e atmosfere sudamericane. Una “Patchanka made in Italy”, con «Sandinista» dei Clash nel cuore, ma senza quella rabbia e ribellione, invece con gentilezza e gioia. Calcando, insomma, più sull’Umanità che sulla Rivoluzione.
Roy Paci è un bravo ragazzo, educato e umile, ha collaborato con un’infinità di artisti (Manu Chao, Mike Patton, Gogol Bordello, Jovanotti, Caparezza, Mau Mau, Negrita, Piero Pelù, Vinicio Capossela, Giuliano Palma & i BlueBeaters, Subsonica, Samuele Bersani…), assorbendo come una spugna, per poi riproporre uno stile originale, filtrato attraverso la sua sensibilità e la sua sicilianità («Orgoglioso di essere Terrone!» ha scherzato…).
A Trieste ha presentato il nuovo album «Latinista» (suonando diversi pezzi: «Bonjour Bahia», «Il Diavolo», «No Stress», «Santa», «Fiesta Total»…), ma non sono mancati i brani dai lavori precedenti («Italiano a Barcellona» che l’ha voluta dedicare agli studenti spagnoli Erasmus in città; «Viva La Vida» nel ricordo dei giudici Falcone e Borsellino; «Toda Joia Toda Beleza» celebre grazie al programma tv Zelig; «Sicilia Bedda», canzone del 2003, che omaggia la sua Terra d’origine). Spazio anche per le citazioni (Bob Marley e Mano Negra) e le cover («One Step Beyond» dei Madness, dedicata al dj triestino, scomparso prematuramente, Luca “Ixis” Kirchmayr).
Sul palco con Roy, gli Aretuska: Stefano “Anansi” Bannò mc vocal; Michele “Mike” Minerva basso; Marco “Skalabrino” Calabrese tastiere, piano e cori; Emanuele “ManoFunk” Pagliara chitarre e cori; Alessandro “Jah Sazzah” Azzaro batteria e percussioni; Gaetano Santoro sax, Massimo Marcer tromba; Giorgio Giovannini trombone; Itaiata De Sa percussioni.

Ricky Russo, Il Piccolo 17 Agosto 2010







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