lunedì 23 agosto 2010

IRON MAIDEN A VILLA MANIN IL 17 AGOSTO 2010: ARTICOLO DI PRESENTAZIONE DI RICKY RUSSO



È davvero un’estate memorabile per tutti i fan del metal e dell’hard rock: dopo gli AC/DC, i Motörhead, Iggy Pop, Alice Cooper, atterrano in regione (è proprio il caso di dirlo, perché il loro charter privato sarà pilotato proprio dal cantante Bruce Dickinson in persona…) anche gli Iron Maiden.

Questa sera, la leggendaria formazione britannica (Bruce Dickinson alla voce; Dave Murray, Adrian Smith e Janick Gers alle chitarre; Steve Harris al basso; Nicko McBrain alteria) si esibirà a Villa Manin di Codroipo, nell’unica data italiana del tour mondiale (partito da Dallas il 9 giugno, con una scaletta incentrata sul repertorio post-2000), in cui si potrà ammirare un allestimento di palco e luci nuovo di zecca, con una versione aggiornata (e aliena!) della celebre mascotte/creatura mostruosa Eddie The Head, ideata da Derek Riggs e oggi disegnata da Melvyn Grant.

La tappa friulana coincide anche con l’uscita del nuovo album «The Final Frontier», il quindicesimo in studio, accolto con entusiasmo da tutta la stampa specializzata.

L’apertura dei cancelli è prevista alle 16, l’inizio dello show invece alle 19.45, con la band di supporto, i milanesi Labyrinth. Alle 21 il live degli Iron Maiden.

Il concerto è sold out dalla scorsa settimana. Tutto esaurito, lo ha reso noto il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, che ha così commentato: «i dati aggiornati indicano che tutti gli 11 mila biglietti sono stati venduti e quel che più consideriamo importante, è che oltre il 65% dei biglietti è stato venduto all'estero e riguarda, quindi, pubblico straniero; a questo si somma il 25% di pubblico italiano extra Friuli Venezia Giulia, mentre il 10% del pubblico proviene dalla nostra Regione». 

Gli Iron Maiden sono, sin dal loro esordio discografico del 1980, la band più importante ed influente dell’heavy metal, genere musicale duro e violento per eccellenza, che ha attraversato la storia del rock come una specie di ombra infernale, nutrendosi di un immaginario horror e fantascientifico (ispirato al cinema di serie B, a scrittori culto come H.P. Lovecraft, P.K. Dick, Stephen King e alla Chiesa di Satana di Anton Szandor LaVey).

“La Vergine di Ferro” (il nome del gruppo deriva da un macabro strumento di tortura e supplizio diffuso nell’Europa Centrale, nel XVI e XVII secolo) nata nelle periferie londinesi, attorno al 1975, per iniziativa del bassista Steve Harris (all’epoca un promettente calciatore nelle fila del West Ham), ha contribuito a codificare la New Wave Of British Heavy Metal. Si tratta di una corrente musicale, che includeva artisti come Saxon, Raven, Judas Priest, Def Leppard, capace di tagliare a pezzi l’hard rock degli anni Settanta, riducendolo a dimensione punk e producendo una forma di energia chitarristica altamente concentrata (dove le armonie a due chitarre divennero una vera e propria scienza).

Nel corso della carriera, gli Iron Maiden hanno venduto più di 80 milioni di copie (tra i classici della loro discografia: «Iron Maiden» dell’80 e «Killers» dell’81 con il cantante Paul Di’Anno, ma soprattutto «The Number Of The Beast» dell’82, «Piece Of Mind» dell’83, «Powerslave» dell’84, «Live After Death» dell’85 e «Somewhere In Time» dell’86 con Bruce Dickinson alla voce; abbastanza deludenti gli anni ’90 con il vocalist Blaze Bayley; sorprendente il rilancio dell’ultimo decennio, con il rientro di Bruce Dickinson nella line-up); hanno riempito le arene e gli stadi in tutto il mondo (nel 2009 è uscito il film «Flight 666», che documenta il «Somewhere Back In Time World Tour» del 2008 in giro per il globo a bordo dell’Ed Force One, 23 date sold out in 13 stati differenti); hanno influenzato giganti come i Metallica, Slayer, Anthrax, Megadeth, e sono ancora oggi una fonte di ispirazione per le nuove leve.

Ricky Russo, Il Piccolo 17 Agosto 2010


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